Dichiarazione dei redditi: quali spese scolastiche si possono detrarre?
Nella dichiarazione dei redditi che si è aperta da una settimana che, ricordiamo, si chiuderà il prossimo 2 ottobre, il contribuente può beneficiare anche di alcune detrazioni relative alle spese scolastiche.
Di seguito vediamo quali sono:
Dichiarazione dei redditi, spese scolastiche: come funzionano le detrazioni
Le detrazioni fiscali nel modello 730 comprese quelle per le spese di istruzione, sono applicabili al 19% e variano in base al reddito.
- Per i redditi fino a 120.000 euro la detrazione spetta per intero
- Per quelli superiori il credito diminuisce fino ad azzerarsi del tutto a 240.000 euro
Le detrazioni per le spese scolastiche possono inoltre variare a seconda dell’ordine e del grado:
- per gli asili nido pubblici o privati l’importo massimo detraibile è pari a 632 euro per figlio,
- per le scuole primarie e secondarie è di 800 euro,
- nel caso delle università i limiti di detraibilità variano in base all’area geografica.
L’elenco delle spese incluse
All’interno della dichiarazione dei redditi precompilata sono già presenti i dati comunicati dagli istituti scolastici relativi a:
- tasse scolastiche;
- contributi obbligatori;
- contributi volontari ed erogazioni liberali deliberati dagli istituti scolastici o dai loro organi e sostenuti per la frequenza scolastica, come ad esempio le spese per la mensa scolastica e per i servizi scolastici integrativi, per le gite scolastiche, l’assicurazione della scuola e ogni altro contributo scolastico finalizzato all’ampliamento dell’offerta formativa.
Per quanto riguarda le spese per la mensa ed il trasporto scolastico, se i servizi sono gestiti dai Comuni o da altri Enti locali potrebbero non essere presenti all’interno della precompilata. In tal caso il contribuente può inserirle in autonomia.
UfficioStampaAdessoScuola